Contrariamente a quanto alcuni imprenditori credono, la pagina Facebook affianca e non sostituisce il sito web aziendale
Tutti gli imprenditori, dalla ditta individuale alla grande azienda, hanno la necessità di farsi conoscere e/o aumentare la clientela.
Questa esigenza di conseguenza la si ritrova anche nei propri competitor, a prescindere dalla professionalità e delle competenze.
Per le piccole realtà, la principale tecnica utilizzata è il passaparola tra parenti, amici e clienti soddisfatti del servizio o del prodotto acquistato.
Per alcuni titolari è già sufficiente per garantirsi un tenore di vita soddisfacente per le loro esigenze.
Per la maggior parte delle realtà imprenditoriali questo strumento di marketing, purtroppo, non risponde alle loro necessità.
Per migliorare la loro condizione e quindi emergere dall’anonimato, è possibile sfruttare alcuni semplici strumenti.
LOGO:
È il segno distintivo che permette di farsi riconoscere velocemente e ovunque, generando con il tempo e con le giuste azioni di personal branding, la fidelizzazione dei clienti.
SITO INTERNET:
È il biglietto da visita aziendale sul mondo, può essere visto dal vicino di casa esattamente come da chiunque in qualsiasi parte del mondo.
SOCIAL NETWORK:
Facebook, LinkedIn, YouTube, Instagram, Pinterest, sono i più famosi strumenti di comunicazione di massa che le aziende possono sapientemente sfruttare per far conoscere le loro caratteristiche e le loro potenzialità.
Molti imprenditori hanno scelto l’uso di Facebook pur non conoscendone il corretto utilizzo e non sfruttando correttamente questo canale.
Ancor peggio fanno coloro che considerano la pagina Facebook sostitutiva del sito web aziendale, perdendo di fatto opportunità lavorative.
La somma delle negatività di conseguenza è data dall’assenza del sito web e dalla presenza di una pagina Facebook mal gestita.
La tua azienda:
- Ha il logo?
- Ha il sito web aggiornato?
- Utilizza correttamente i social network?
Se una o più risposte sono negative, contattami per un consulto gratuito e senza impegno.
Andrea Lombardini